Nell'elegante sede del Blu di Prussia messa a disposizione da Giuseppe Mannajuolo si è svolto il terzo degli incontri annuali di "Studio 147". Un'associazione che annovera 700 iscritti provenienti in prevalenza dal mondo delle professioni (architetti ed ingegneri), ma anche dal mondo dell'impresa e che si pone come una struttura multidisciplinare e punto di riferimento e supporto all'attività professionale e alla sua tutela. Ma non solo. Vuole fornire un contributo culturale dialogando con enti, istituzioni ed imprese. Va ricordato che è stata tra le organizzazioni consultate dall'amministrazione Comunale di Napoli per fornire un contributo d'idee sulle linee guida per la stesura dei bandi relativi alla riqualificazione del Centro Storico Patrimonio UNESCO.
Troncone ha poi introdotto un dibattito che ha visto, nell'ordine, gli interventi dei soci onorari Massimo Rosi e Massimo Pica Ciamarra seguiti dal Presidente onorario Nicola Pagliara.
Rosi ha ricordato come in passate stagioni il mondo professionale fosse maggiormente coinvolto dalle istituzioni esercitando un ruolo attivo nel dibattito urbanistico e architettonico della città, sulla formazione dei Piani, sui criteri d'assegnazione degli incarichi professionali. A tale proposito, ha rievocato un episodio di cui fu tra i protagonisti insieme a Pica Ciamarra quando, entrambi giovani consiglieri dell'Ordine degli Architetti, rassegnarono le proprie dimissioni insieme all'intero consiglio dopo che il Comune di Napoli aveva proceduto all'assegnazione di incarichi senza concordare - come pattuito - criteri che garantissero rotazione e trasparenza.
Massimo Pica Ciamarra ha provato a intravedere il futuro di questa professione sottolineando come oggi valga l'organizzazione del lavoro in gruppi interdisciplinari in cui più professionisti possano offrire un contributo altamente specializzato. Ha inoltre rilevato l'importanza di educare i futuri utenti ad una "domanda" di architettura di qualità di cui Napoli può vantare nei tempi recenti solo pochissime realizzazioni.
Nicola Pagliara dall'alto di molti anni di qualificata attività professionale ha esaltato l'importanza del "mestiere" che è fatto di un apprendimento, continuo, progressivo virtualmente infinito per i tanti problemi che un architetto può essere chiamato a risolvere. Un mestiere che non deve avvalersi solo di cultura tecnica ma di un sapere umanistico a tutto campo.
L'incontro si è chiuso sul vibrante appello lanciato da Massimo Rosi e raccolto dai presenti , rivolto alle istituzioni affinché non perdano i 220 milioni di euro per la riqualificazione del centro storico, rischio che potrebbe divenire drammaticamente concreto se il Comune non presenterà entro febbraio il Piano di gestione delle Opere.
Arch. Riccardo Rosi |